A casa li chiamiamo “menescordi”, e sarei tanto curiosa di conoscere l’origine del nome, ma nessuno ne sa niente. Comunque adoriamo questa verdura particolare, ed in questa stagione la cucino spesso, appena la trovo, specialmente perchè ricca in sali minerali e in particolar modo di calcio, elemento prezioso per me, non avendone un apporto sufficiente dalla dieta. Cicciolò ci va pazzo, li chiama spaghetti verdi, e anche se ci vuole un pò a pulirli e lavarli a dovere, la fatica è ben ricompensata.
L’abbinamento con le alici è abbastanza standard, ma in effetti i due sapori si esaltano nella maniera giusta, perciò la ricetta che seguo sempre è questa, al netto di improvvisazioni momentanee:
INGREDIENTI:
500 gr di agretti (pesati crudi), lavati, e cotti al vapore 6 o 7 minuti
2 o 3 spicchi di aglio
4-5 cucchiai di olio extra vergine di oliva
7-8 filetti di alici sott’olio o più, in base al gusto
PREPARAZIONE:
Dopo aver cotto gli agretti, (sempre senza buttare l’acqua di cottura !!!) mettere a scaldare olio, aglio e alici in una padella, finchè le alici non si saranno disfate, facendo attenzione che non bruci l’aglio.
Chiaramente gli agretti possono esserelessati anche in acqua bollente, anche se al vapore la resa è migliore in termini di consistenza e di tempo.
Io di solito lo faccio stiepidire per un pò, e poi uso questo olio per condire gli agretti. Molti siti riportano invece, come procedura, quella di ripassarli in padella con l’olio caldo, le alici e l’aglio dopo averli cotti. Ho provato, e quello che noto è che gli agretti perdono quella loro prerogativa croccante e fresca, ma chiaramente, gusto, anche qui.
In ogni caso, questo week end, di sicuro andrò al mercato, dal fruttivendolo solito, e ne comprerò un bel pò 🙂
Buon Venerdì!!
claudia
Io adoro gli agretti e sono l’unica in famiglia a mangiarli: ma quando li preparo ne faccio una scodella gigante! Non li avevo mai fatti così: grazie per il suggerimento!
e di che! provali, magari convinci qualche altro membro della famiglia 🙂
Esatto!!;-))
Sono deliziosi e hanno 30 nomi diversi! 😀
Se posso darti un consiglio, metterei le foto dei post un po’ più grandi, per dare più equilibrio rispetto alla foto della testata
ciao anna e benvenuta! grazie per il tuo consiglio! fin’ora le ho messe piccole. poi ho capito che potevo metterle più grandi 😉 e in alcuni post le ho cambiate, sono dubbiosa sull’ingrandirle troppo dato che sono fotine mie senza pretese…magari grandi escono troppi difetti 🙂
cerco disperatamente di ridurre quella di testat ma non ci riesco. forse dovrei cambiare tema, sto riflettendoci in questi giorni
a presto, passo da te 😉 claudia
Ah, gli agretti! Sono la mia passione primaverile, per quanto qui al nord sia abbastanza difficile trovarli. A casa piacciono molto semplicemente all’agro, ovvero conditi con olio e limone. Non li ho mai provati con aglio e acciughe, “trattamento” che – inorridisci pure – riservo alle puntarelle, per poi – inorridisci ancora di più – condirci la pasta: perversione pura, lo so, ma il risultato merita 😉
ma no, non inorridisco!!! le puntarelle chiamano alice, si sà 🙂
ma mi incuriosisce la pasta. le puntarelle le usi crude o le lessi prima? perchè noi le mangiamo crude di solito. non le ho mai lessatequanto agli agretti, anche noi li mangiamo spesso semplici olio e limone! li adoro!
Le salto direttamente in padella… guarda facciamo così, domani pubblico la ricetta, così potete tirarmi tutti i pomodori che volete 😉
aspetto allora. ma i pomodori non te li tiro. tutt’al più li metto nella pasta
Continuate a dire di non buttare l’acqua di cottura, ma cosa ci si deve fare?
Nonna Messi
ciao Nonna messi. se segui il link ti riporta ad un articolo dove do un po’ di consiglio