Questa è per il mio cugino americano John, grande amante delle nostre tradizioni culinarie, che di recente mi ha chiesto modi diversi per cucinare le verdure. Io avevo da un pò preparato questi cavoletti o cavolini di Bruxelles per contorno, le foto non sono un gran chè, dato che le ho scattate al volo prima di cena, ma siccome il risultato è buono, e attira anche i bambini per via della mortadella, la pubblico per il mio caro cugino, so Jonh, this is just for you 🙂
INGREDIENTI: per 4 persone
2 vaschette di cavolini di bruxelles
un pezzo intero di mortadella, da circa 50 gr
due o tre cucchiai di uvetta, fatta rinvenire in una tazza di acqua
due o tre cucchiai di pinoli (che non vedete in foto sempre per via dell’allergia, ma ci stanno bene)
sale, pepe, paprika o spezie a piacere
PREPARAZIONE:
Lessate i cavolini dopo averli puliti, in acqua salata, mantenendoli un pò più crudi del solito, perchè dovranno essere reinfornati. Scolateli, e appena tiepidi, tagliateli in due o in quattro spicchi. Versateli in una ciotola capiente, conditeli con olio, sale, pepe e le spezie che preferite, poi aggiungete l’uvetta scolata dall’acqua e strizzata. Con una grattugia a fori larghi grattate la mortadella sulle verdure e mescolate bene per amalgamare gli ingredienti, disponete su una teglia con carta da forno, infornate a 180° per un quarto d’ora circa. Allo stesso modo potete risaltarli in padella, il risultato è più o meno simile.
SOTTO LA LENTE:
I cavoletti di bruxelles sono i germogli di una pianta appartenente alla famiglia delle Brassicacee, la stessa famiglia di cavoli, cavolfiori, broccoli e via dicendo. A differenza di questi ultimi però, nei cavoletti la parte edibile è costituita dai numerosi germogli, e non dall’infiorescenza. Come tutte le Brassicacee, i cavolini hanno un alto contenuto in ferro, fosforo, e molti altri nutrienti importanti, tra cui il calcio, e questo, per noi che non introduciamo latticini, non è da sottovalutare, infatti io sono una grande consumatrice di questi ortaggi, che tra l’altro sono anche di facile coltivazione e si adattano bene anche ai climi freddi.